L’alfabetizzazione emotiva: che cos’è e come svilupparla già dalla prima infanzia

Oggi tutti parlano di emozioni, ma sono davvero la priorità del sistema Integrato 0-6 ((https://www.istruzione.itsistema-integrato.06/) e dei giovani genitori? Siamo tutti giustamente preoccupati che i nostri bambini e le nostre bambine apprendano a camminare, parlare, siano comunicativi e sufficientemente intelligenti per potersi relazionare con parenti e amici e che riescano a inserirsi nel contesto educativo sin dai primi mesi della loro vita, ma quanta importanza diamo al modo in cui tutto ciò avviene? Le emozioni si possono imparare come si impara l’alfabeto? Quanto siamo in grado di accogliere le emozioni di un bambino e quanto siamo disposti ad investire tempo e energie per offrire loro occasioni di qualità per imparare a gestire le proprie emozioni? E ancora come si fa a sviluppare emozioni positive nei nostri piccoli e quali sono gli spazi previlegiati dell’alfabetizzazione emotiva?

L’alfabetizzazione emotiva: Fondamenti e Importanza

Parlare di alfabetizzazione emotiva significa considerane l’intelligenza, come spiegava Daniel Goleman una trentina di anni fa, l’intelligenza emotiva esiste ed è quella specifica parte dell’essere umano che lo rende in grado di provare emozioni conoscendole, distinguendole, verbalizzandole e comprendendo l’effetto che queste hanno su se stesso e sull’altro (https://it.wikipedia.org/wiki/Intelligenza_emotiva). L’intelligenza emotiva, come ogni intelligenza multipla che solitamente chiamiamo competenze metematico-linguistico-musicale-artistico, non si sviluppa da sola, deve essere coltivata, allenata, nutrita in un processo continuo e integrato, già dai primi anni di vita (https://www.erickson.it/it/sviluppare-l-intelligenza-emotiva). Quando diciamo integrato facciamo semplicemente riferimento al decreto legislativo 65/2017 che va a riformare proprio tutto il sistema di educazione e istruzione della fascia d’età 0-6 anni, prevedendo una continuità di offerta educativa pedagogica tra i servizi della prima infanzia e la scuola dell’infanzia (https://percorsiformativi06.it). Se faccio spesso riferimenti legislativi nei miei articoli, non è perché voglio fare la giurista di turno, né perché penso che citare la legge mi restituisca prestigio e credibilità, ma perché credo che a sia fondamentale che chi mi legga abbia ben chiaro che quello che dico non solo ha fondamenti pedagogico-scientifici, ma è sempre inserito all’interno di una cornice legislativa di riferimento.

Le Linee Guida Legislative e Pedagogiche invitano quindi a costruire un sistema educativo intorno al bambino che lo veda come protagonista attivo nel suo processo di apprendimento e che ne sviluppi le multiple competenze, con particolare attenzione e cura per lo sviluppo delle competenze emotive e dunque della loro alfabetizzazione.

Strategie Pratiche a favore dello sviluppo emotivo

Vediamo allora come fare per educare i nostri bambini e le nostre bambine alle emozioni, già dai primi anni di vita. E’ fondamentale tenere a mente che l’alfabetizzazione emotiva ha un inizio, più o meno intorno ai 14 mesi di vita del bambino, ma non ha una fine; è importante investire tempo e energie in questa direzione almeno per tutta la prima infanzia e fino all’adolescenza, fase estremamente delicata nel processo di sviluppo dell’intero sistema affettivo di ciascun essere umano. Sarà quindi cura degli adulti di riferimento, genitori e insegnanti, modulare e calibrare gli stimoli emozionali offerti ai giovani, coerentemente con la loro specifica età. La letteratura e gli studi scientifici ci dicono che è possibile apprendere ogni forma di comportamento, dunque anche quello affettivo-relazionale, offrendo ai discenti occasioni di qualità per apprendere (  https://didatticapersuasiva.com/linfluenza-della-teoria-di-b-f-skinner-in-educazione/). E quale modo migliore per educare a qualsiasi cosa esiste se non farne direttamente esperienza?  Parlare di emozioni ai più piccoli è fondamentale, ma è facilmente intuibile che per farlo occorra essere attrezzati: attrezzarsi significa semplicemente ritagliare uno spazio e un tempo dedicato alla relazione adulto-bambino e offrire un contenuto educativo adeguato al messaggio che vogliamo trasmettere. Se vogliamo insegnare a un bambino cos’è un’emozione e come gestirla, il migliore strumento che possiamo utilizzare è un libro. L’Associazione Culturale Pediatri-ONLUS e il Centro per la Salute del Bambino, congiuntamente all’Associazione Italiana Biblioteche promuovono ormai da anni l’iniziativa pedagogica e culturale Nati per leggere ( https://natiperleggere.it) dedicata alla fascia d’età 3-6 . Per i più grandi, parliamo quindi della fascia che va dai sei anni ai dieci, l’Associazione Italiana Editori, sostenuta dal Ministero della Cultura attraverso il Centro per il Libro e la Lettura, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, promuove il progetto #IO LEGGO PERCHE’  (https://www.ioleggoperche.it/).

Invito quindi tutti i giovani genitori, le educatrici e i docenti che già non lo facciano con passione e perseveranza, ad allestire in un angolo della propria casa o della propria sezione dedicato all’alfabetizzazione emotiva, ricordandosi che non è sufficiente leggere a un bambino una storia o un albo illustrato, ma occorre scegliere con cura la narrazione che si propone se si vuole intenzionalmente e responsabilmente educare alle emozioni. La letteratura in questo campo è ricca e offre una vasta scelta di testi da acquistare o da consultare in biblioteca o ancora da poter tenere a casa propria o nelle proprie sezioni grazie al prestito d’uso gratuito.

Libri consigliati fascia 0-6

  • Il mostro dei colori di Anna Llenas
  • I colori delle emozioni di Anna Llenas
  • Il mostro dei colori va a scuola di Anna Llenas
  • Pezzettino di Leo Lionni
  • Un colore tutto mio di Leo Lionni
  • Piccolo blu e piccolo giallo di Leo Lionni
  • Il gatto e la libellula di Tsuneo Taniuchi
  • Che rabbia! Di Mireille d’Allancé

Questi sono solo alcuni dell’infinità di libri scritti e illustrati che troverete e che potrete usare come strumenti efficaci per alfabetizzare i vostri piccoli alle emozioni, promuovendo lo sviluppo dell’intelligenza emotiva; ve li consiglio semplicemente perché li ho letti più volte, a casa e a scuola, e credo profondamente che non esistano parole più semplici e colorate per poter parlare ad un bambino di emozioni.

Vantaggi Tangibili dell’apprendimento emotivo

I bambini che hanno avuto l’occasione di incontrare le emozioni sono bambini che sviluppano l’intelligenza emotiva: sono bambini che hanno la possibilità di spiegare e comprendere se sono tristi, arrabbiati, preoccupati o felici. Imparare da piccoli quale effetto ha un’emozione su se stessi e che impatto può avere su chi ci sta vicino è condizione sine qua non per contrastare ogni atto di violenza verbale e fisica, lungo tutto l’arco della nostra vita. Fenomeni come il bullismo e il ritiro sociale non si generano spontaneamente, sono il frutto di un disagio emotivo non espresso, non affrontato e troppo spesso trascurato. Quando dedicate tempo e energie ad alfabetizzare emotivamente i vostri figli e i vostri studenti, qualsiasi età abbiano, pensate che state gettando i semi per la crescita di un uomo e di una donna che sapranno relazionarsi agli altri usando parole rispettose e gentili; saranno uomini e donne che sapranno sviluppare la capacità critica di pensare da soli, senza subire influenze negative e sapranno trovare le giuste risposte ai problemi che incontreranno nella loro vita. Saranno uomini e donne capaci di essere un punto di riferimento valido e utile per gli altri e sapranno rispondere ai loro bisogni anche in autonomia.

Evita Errori Comuni: l’alfabetizzazione emotiva non è un optional

Se pensi che lo sviluppo cognitivo di un bambino sia il risultato di quanto sia ricco il suo vocabolario e di quanto sia in grado di processare un’informazione o di quanto la sua memoria gli consenta di imparare le tabelline, stai trascurando l’apprendimento meta-cognitivo (Didattica metacognitiva, il ruolo delle emozioni nel processo di apprendimento – Notizie Scuola (tecnicadellascuola.it) (https://tecnicadellascuola.it/didattica-metacognitiva-il-ruolo-delle-emozioni-nel-processo-di-apprendimento) . La vita è un viaggio che si affronta con un bagaglio che deve avere dentro tutto il necessario per poter viaggiare, diversamente non saremo in grado di far fronte ad eventuali imprevisti e le emozioni non sono imprevisti, ricordalo bene, ci appartengono e ci apparterranno per sempre.