Come modificare il comportamento problema e vivere meglio
Il comportamento è la risposta sociale che ognuno di noi mette in campo per relazionarsi con il mondo che lo circonda. La risposta sociale rappresenta lo scambio tra noi e l’ambiente in cui viviamo, sia esso fatto di luoghi che di persone (Comportaménto – Significato ed etimologia – Vocabolario – Treccani ). Possiamo quindi assumere diversi comportamenti a seconda dell’ambiente e delle persone che incontriamo quotidianamente, può verificarsi infatti che a casa il nostro comportamento sia ben diverso da quello adottato al lavoro, a scuola, in macchina, in coda al supermercato o a cena con amici. Il comportamento di per sé non è né giusto né sbagliato, è soggettivo essendo strettamente correlato al singolo individuo che lo agisce. Il problema insorge quando il comportamento non rappresenta la risposta sociale attesa, in uno specifico ambiente e in un determinato contesto sociale.
Il comportamento problema come risposta sociale disfunzionale: fondamenti e importanza
E’ fondamentale sapere che quando il comportamento perde la sua funzione di salvaguardia dell’equilibrio tra noi e l’ambiente che ci circonda, stiamo semplicemente facendo ciò che sappiamo funzionare per noi in quel determinato contesto sociale e ambientale: il comportamento non è infatti casuale, mai, è la nostra personale risposta al mondo esterno, sulla base di ciò che abbiamo imparato che funziona (L’analisi funzionale del comportamento (erickson.it).
Il comportamento problema risponde a quattro specifiche funzioni:
- Richiesta di attenzione (desidero essere notato, non importa come)
- Accesso al tangibile (desidero a tutti costi qualcosa, ora e subito)
- Autogratificazione (lo faccio perché mi fa stare bene)
- Evitamento del compito (faccio in modo che quella determinata cosa che dovrei fare non la farò)
Risulta quindi fondamentale analizzare quale funzione abbia un determinato comportamento che cessa di salvaguardare l’equilibrio tra il soggetto e l’ambiente, quando ci troviamo difronte alle difficoltà di apprendimento di determinate abilità cognitive e o di organizzazione quotidiana, quando incontriamo ostilità e comportamenti provocatori e oppositivi nei bambini e negli adolescenti.
L’analisi funzionale del comportamento è uno strumento privilegiato nel trattamento dello spettro autistico, ma può rappresentare una chiave di lettura significativa anche per modificare comportamenti problematici in soggetti che manifestano difficoltà a relazionarsi costruttivamente nell’ambiente in cui vivono, sia esso familiare, scolastico o lavorativo.
Strategie pratiche per modificare il comportamento problema come risposta sociale migliore
E’ possibile modificare il comportamento “problema” se consideriamo l’ambiente in cui esso si manifesta e analizzandone le conseguenze, osservando quindi quali condizioni antecedenti ad un determinato comportamento lo alimentino e che cosa “ottenga” il soggetto dopo essersi comportato in un determinato modo.
Possiamo quindi modificare l’ambiente a priori se ci rendiamo conto che determinati elementi favoriscono un comportamento problematico, andando così a ridurli e se possibile a eliminarli. Diversamente possiamo lavorare sulle conseguenze di un determinato problema, se modifichiamo la “risposta” ad una determinata “domanda” probabilmente anche il modo di porre quella stessa domanda cambierà.
E’ importante quindi osservare:
- Qual è il problema
- Cosa il soggetto cerca di evitare o di ottenere
- Cosa vorrei che facesse al posto di quello che fa
- Cosa potrei fare per promuovere un altro comportamento
- Com’è organizzato-allestito l’ambiente nel quale si verifica il problema
ricordandoci che è importante intervenire sugli antecedenti e sulle conseguenze, ma quando è possibile è sempre consigliabile intervenire sugli antecedenti per non prevenire il comportamento problematico.
Vantaggi tangibili dell’analisi del comportamento problema
Se desideriamo favorire un cambiamento costruttivo nell’altro-altri, è fondamentale offrire opportunità di apprendimento di nuove abilità (Apprendimento – Enciclopedia – Treccani), tenendo sempre in considerazione l’ambiente nel quale desideriamo promuovere crescita e benessere, migliorando la qualità delle relazioni affettive e sociali, soprattutto se ricopriamo il ruolo genitoriale o educativo.
E’ possibile promuovere benessere se lavoriamo con rigore e continuità modificando i fattori ambientali che favoriscono i comportamenti disfunzionali, così come modificando le risposte agli stessi possiamo migliorare le abilità cognitive e relazionali dei soggetti che con il loro comportamento problematico stanno rispondendo ad uno specifico contesto di vita.
Evita gli errori comuni di fronte a comportamenti problematici: non esiste nulla che non si possa apprendere
Nasciamo ognuno con il proprio carattere e nel corso della vita strutturiamo la nostra personalità sulla base delle nostre personali inclinazioni e delle opportunità formative che ci vengono offerte. Non nasciamo con un “comportamento”, lo impariamo, ci misuriamo ogni giorno con quello che sappiamo funzionare secondo i nostri specifici bisogni. Tutto può essere migliorato, arricchito, compensato, se vogliamo capire come funziona l’”altro”, il punto migliore da cui partire è “guardarlo”.