Indennità di frequenza: un aiuto importante per le famiglie

Dedico questo piccolo intervento a tutte le mamme e i papà che hanno un figlio in età scolare che riporta difficoltà nell’apprendimento e nel mantenere la necessaria attenzione per svolgere i compiti o che fatica nell’instaurare relazioni significative con i coetanei e con le figure adulte di riferimento. Più precisamente mi rivolgo ai genitori di piccoli e grandi studenti che hanno una diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento o di deficit dell’attenzione, sapendo che tante sono le preoccupazioni e le difficoltà che queste mamme e papà affrontano, giorno dopo giorno, con impegno e tanta speranza di poter garantire ai propri cuccioli i migliori aiuti e sostegni necessari per poter crescere sereni e il più possibile ben inseriti nel proprio contesto di vita quotidiano. Mi capita sovente di accorgermi che non tutti sanno che esiste un aiuto economico importante per queste situazioni di difficoltà e così ho pensato di parlarvene affinché tutti possiate, se già non l’avete fatto, beneficiarne. Vediamo dunque insieme che cos’è l’indennità di frequenza e come richiederla.

Indennità di frequenza: che cos’è e perché è importante

L’indennità di frequenza è un aiuto economico di circa 280 € al mese che L’INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) eroga al “minore con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età” (Legge 289 del 11 ottobre 1990). L’indennità si corrisponde ogni mese di frequenza della scuola e viene erogato anche nei mesi estivi se il bambino frequenta i Centri Estivi ( https://www.dsaeoltre.com/indennita-di-frequenza/). Ecco che vediamo come la legge, già dal 1990, si sia posta dalla parte di tutti quei bambini e bambine, ragazzi e ragazze, che frequentando la scuola si ritrovano ad affrontare difficoltà cognitive e/o relazionali, riconoscendo loro il diritto a beneficiare di prestazioni educative e pedagogiche (e quindi non necessariamente psicologiche) che possano favorire il potenziamento cognitivo e un graduale e significativo miglioramento per tutto ciò che concerne l’area relazionale e affettiva. L’assegno mensile di cui ogni minore ha diritto può essere quindi un aiuto importante dato alle famiglie per poter far fronte al costo di una consulenza pedagogica e di un tutoraggio DSA che possano rispondere ai bisogni educativi specifici dei propri figli.

Come richiedere l’indennità di frequenza

Prima di vedere come richiederla è importante che mamma e papà verifichiate che vostro figlio abbia i requisiti necessari che sono:

  1. Una certificazione di disabilità o una diagnosi di disturbo dell’apprendimento o dell’attenzione rilasciata dalla Regione o da un Centro Convenzionato
  2. Essere minore di 18 anni
  3. Avere cittadinanza italiana
  4. Avere un reddito annuo non superiore ai 4800 euro (nel caso vostro figlio fosse beneficiario di un libretto di risparmi)
  5. Frequentare continuativamente servizi o specialisti per il trattamento del suo disturbo

Detto questo per richiedere l’indennità di frequenza l’iter che vi consiglio è quello di recarvi con la diagnosi dal vostro pediatra o medico di famiglia al quale chiedere l’avvio del procedimento di richiesta dell’indennità.

Successivamente occorre recarsi al Patronato all’INPS (via telematica) e compilare i moduli di richiesta.

Verrete infine convocati dalla Medicina di appartenenza per la visita di accertamento e dovreste ricevere in un paio di mesi la risposta alla vostra domanda.

Se la valutazione della Medicina dovesse essere negativa è possibile fare ricorso, ma questo non è un caso che si verifica spesso.

Vantaggi Tangibili dell’Indennità di frequenza

I vantaggi nel percepire l’indennità di frequenza sono facilmente intuibili, ma vorrei che non vi concentraste esclusivamente sul beneficio economico per quanto da mamma comprendo perfettamente che quando si hanno figli il denaro non è mai abbastanza e che spesso si sacrifica parti di sé per poter dare di più e fare sempre del nostro meglio per garantire tutto ciò di cui hanno bisogno i nostri piccoli. Poter investire quindi una cifra, che si rivelerà più che sufficiente, per rispondere in modo preciso e mirato ai bisogni dei vostri figli consentirà loro di imparare ad apprendere, sentendosi giorno dopo giorno sempre più parte del proprio contesto sociale e scolastico di riferimento (https://adiscuola.it/limparare-a-imparare-come-competenza-chiave-nella-società-globale/ ).

Evita Errori Comuni: la fragilità è un diritto e chiedere aiuto è un dovere nei confronti di te stesso

Carissima mamma e carissimo papà, se stai leggendo significa che hai già camminato per sentieri ripidi, ma sei qui è perché come tanti affronti con forza quello che la vita ti offre, giorno dopo giorno, nel bene e nel male. Non temere di esporre i tuoi lati più fragili, tutti ne abbiamo e abbiamo il diritto di poterli avere, senza paura di essere giudicati o ingannati. Ad ogni richiesta d’aiuto esiste, sempre, la possibilità di accogliere quel preciso bisogno e per ogni problema esiste sempre una soluzione che va ricercata insieme, con fiducia e perseveranza, un giorno dopo l’altro.