Le competenze metacognitive tra famiglia e scuola 

Discusse in Parlamento proprio in questi giorni, ritornano le competenze metacognitive al centro delle linee guida della scuola ( https://www.orizzontescuola.it/competenze-non-cognitive-linee-guida-specifiche-piano-straordinario-triennale-di-formazione-per-i-docenti-7-milioni-di-euro-allanno-dal-2025-emendamento-alla-legge- ). L’emendamento della Legge di Bilancio 2025 rilancia il tema delle competenze metacognitive quali competenze trasversali da promuovere in tutte le scuole di ogni ordine e grado. 

Fondamenti e importanza delle competenze metacognitive 

Ma cosa sono le competenze metacognitive e perché è così importante promuoverle durante l’intero percorso di crescita di ciascuno di noi? Dove e come si possono sviluppare queste competenze e a cosa servono? Le competenze metacognitive rappresentano la capacità di riflettere sull’azione, valutandone così gli effetti su noi stessi e sugli altri (https://www.orizzontescuola.it/le-competenze-non-cognitive-arrivano-a-scuola-legge-approvata/#:~:text=Le%20competenze%20non%20cognitive%20sono,problemi%2C%20di%20adattarci%20ai%20cambi ). Imparare a riflettere consente a tutti i bambini e agli adolescenti di sviluppare capacità relazionali efficaci. E’ possibile quindi trovare soluzioni creative ai problemi di vita quotidiana, gestendo lo stress e divenendo capaci di chiedere l’aiuto necessario. Le competenze metacognitive si apprendono come qualsiasi altra disciplina, viaggiano su canali differenti dalla lezione tradizionale, a casa come a scuola. 

Strategie pratiche per promuovere le competenze metacognitive in famiglia e a scuola 

La difficoltà nel lavorare sulle competenze metacognitive risiede principalmente in due fattori essenziali per promuoverla: tempo e ascolto. Se ci sforziamo però capiamo che entrambi i fattori non sono inaccessibili all’adulto. Iniziamo dal trovare il tempo, a scuola come a casa, per lasciar fare e lasciar dire ai giovani, anche i più piccoli, la “loro”. Occorre quindi allestire spazi adeguati, organizzati in qualche modo dall’adulto, dedicati ai giovani per poter avere il tempo di riflettere su un determinato argomento, un problema incontrato, una difficoltà da superare ( Apprendimento cooperativo in pratica ). Altro fattore determinante per lo sviluppo delle competenze metacognitive è l’ascolto dell’adulto di riferimento, in famiglia come a scuola. La possibilità di essere ascoltati (che è un esempio concreto di competenza metacognitiva) consente ai giovani di riflettere sulle proprie esperienze e nella riflessione di trasformare se stessi e la loro rappresentazione del mondo (https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=126972 ). 

Vantaggi concreti dello sviluppo di competenze non-cognitive 

Pensiamo per un attimo ai nostri figli e ai nostri studenti capaci di ascoltare l’altro e di coglierne le sfumature, tristezza, dolore, difficoltà. Pensiamo ad un bambino o ad un adolescente davanti ad una criticità o ad un problema da risolvere e immaginiamolo in grado di “cavarsela da solo”. Guardiamo ai nostri figli con la speranza e la fiducia necessaria a credere che, anche cadendo, saranno capaci di rialzarsi, anche da soli. 

Questi pensieri possono diventare fatti reali attraverso le competenze metacognitive. 

Evita errori comuni: andare bene a scuola non ha nulla a che fare con l’empatia e la resilienza 

Il tempo dedicato all’apprendimento disciplinare è fondamentale e i buoni risultati anche, ma per fare un passo avanti occorre promuovere la capacità di riflessione sui propri talenti e su come utilizzarli, in nome del proprio benessere e di quello della comunità intera.