L’inserimento al nido e la relazione educativa mamma-bambino
L’inserimento al nido non può prescindere dalla relazione educativa mamma-bambino e dal tipo di attaccamento del piccolo nei confronti della madre. Sono diverse le variabili che facilitano l’inserimento al nido, ma in questa fase delicata é importante considerare il tipo di relazione instaurata nei primi mesi di vita con la mamma per offrire sicurezza al bambino. Il piccolo diviene così capace di affrontare questo primo grande cambiamento che va a modificare la sua routine quotidiana.
L’inserimento al nido: fondamenti e importanza della relazione mamma-bambino
Quando decidiamo di inserire il nostro piccolo al nido dobbiamo considerare un elemento fondamentale della relazione educativa che rappresenta la nostra capacità di “congedare” il bambino. Lo affideremo infatti al servizio educativo che abbiamo valutato essere il migliore possibile per il suo sviluppo. Gli elementi della relazione educativa quali i nostri codici materno e paterno, la nostra capacità di restare in una posizione di asimmetria rispetto al piccolo, la nostra capacità di direzionare intenzionalmente le opportunità di apprendimento offerte, saranno determinanti per il successo dell’inserimento stesso (La Consulenza Educativa Socio Pedagogica – Ieled).
Come facilitare l’inserimento del nostro bambino
Se l’inserimento al nido risulta faticoso per il bambino è fondamentale riflettere sulla relazione educativa che ha caratterizzato il suo attaccamento alla mamma e/o alle figure familiari di riferimento .L’inserimento al nido richiede inderogabilmente la capacità di saper congedare il piccolo nelle ore di frequenza al servizio educativo. Per poter fare questo occorre lavorare insieme sulla parola congedo e su cosa significhi “congedare”. Se parliamo di relazione educativa ricordiamo che congedare non è sinonimo di abbandonare, ma si riferisce alla nostra capacità di lasciare libero l’altro di “uscire” da un determinato contesto affettivo e abitativo per poter fare esperienza di altre relazioni e altri luoghi. Così facendo é possibile offrire nuove opportunità di apprendimento. Riflettiamo insieme e vediamo come per ogni piccolo congedo corrisponda un “caldo rientro” nel proprio ambiente, negli spazi conosciuti, arricchito dalle esperienze educative offerte al di fuori del contesto abitativo familiare.
L’importanza dei codici materno e paterno al nido come a casa
Un altro elemento della relazione educativa che rappresenta la capacità di direzionare con intenzionalità il proprio agire nei confronti del bambino. In questo caso è importante riflettere su quanto il nostro agire come genitori sia strutturato e coerente col messaggio che vogliamo trasmettere al piccolo. Facciamo molta attenzione a connotare positivamente l’inserimento al nido se vogliamo che il bambino riponga fiducia nel nuovo ambiente educativo. La comunicazione non verbale è di gran lunga più potente del detto. Atteggiamenti, posture fisiche, espressioni del volto, tono della voce sono tutti aspetti che la mamma e/o gli adulti di riferimento devono direzionare intenzionalmente a favore di un inserimento al nido sereno e supportato (Comunicazione non verbale: definizione ed esempi | Fedu Magazine). Possiamo ulteriormente facilitare l’inserimento al nido del nostro bambino riflettendo sugli altri elementi della relazione educativa che riguardano i nostri codici materno e paterno. Consideriamo quindi la nostra capacità di accoglierne incondizionatamente i bisogni, che per convenzione definiamo “materno”. La capacità di “normare” attraverso regole e routine quotidiana il comportamento del bambino fa invece riferimento al codice detto “paterno” utilizzato nella relazione educativa.
Strategie pratiche per l’ambientamento al nido a partire dalla relazione mamma-bambino
Se hai scelto il nido e se credi nella sua valenza educativa significa che hai valutato che il servizio educativo per la prima infanzia sia un’opportunità di crescita e di sviluppo per il tuo bambino. E’ molto importante che tu ti senta libera di confrontarti, anche quotidianamente, con il personale educativo del servizio e che con esso tu costruisca un rapporto di fiducia reciproco. E’ altresì fondamentale che tu adotti una linea comune con il servizio stesso per direzionare in modo efficace l’inserimento al nido del tuo bambino. La fiducia che riporrai nel servizio e nella sua équipe sarà direttamente proporzionale a quella che il tuo bambino riuscirà a riporvi e così facendo favorirai le sue possibilità di apprendere da figure e contesti diversi e nuovi per lui. Iniziate quindi insieme, mamme-papà-bambini questa nuovo viaggio con fiducia e apertura al cambiamento, sapendo che rappresenta una tappa fondamentale di crescita non solo per il bambino, ma per tutta la famiglia. Verrà il tempo in cui scenderete da quel treno e voltandovi indietro avrete una piccola storia da raccontare, unica e irripetibile, ma sarà la vostra storia, ricca di ricordi e conquiste quotidiane. E questa storia speciale vi servirà per continuare il viaggio verso la scuola dell’infanzia (Sistema integrato 0-6) con un bagaglio familiare e personale ricco di apprendimenti e nuove competenze.
Vantaggi tangibili della relazione mamma-bambino
Abbiamo cercato di riflettere insieme sull’importanza di una relazione mamma-bambino che metta al centro la serenità del piccolo, sostenendone così la possibilità di sviluppare fiducia nel nido e nelle nuove opportunità di sperimentare relazioni significative e nuove competenze. Un buon inserimento al nido consentirà infatti al piccolo di fare esperienza a 360 gradi, di cresce cogliendo le opportunità educative pensate e costruite per lui dal servizio dedicato alla prima infanzia. Sarà inoltre possibile garantirgli continuità educativa dal nido alla scuola per l’infanzia. Oggi il nido rappresenta un’offerta formativa fondamentale che pone le basi di un apprendimento significativo dai primi anni di vita, offrendo al bambino la possibilità di fare esperienza nelle diverse aree di motricità, cognitiva, relazionale, creativa e affettiva, promuovendo il sapere, il saper fare e il saper essere. E’ dunque fondamentale che la mamma sia consapevole della valenza dell’offerta educativa e che tale consapevolezza venga riflessa sul bambino, con fiducia e disponibilità a lasciarlo libero di sperimentarsi in un luogo altro da quello familiare. La fiducia della mamma e la sua capacità di modulare i diversi elementi della relazione educativa a favore dell’inserimento al nido sono a garanzia di ogni buon ambientamento e facilitano il bambino, rendendolo sereno e aperto all’esperienza.
Evita gli errori comuni durante l’inserimento al nido
L’accompagnamento al nido è uno spazio privilegiato di relazione con il bambino. Occorre tenere a mente che la modalità con cui si accompagna il piccolo ne anticiperà l’ingresso vero e proprio. E’ consigliabile essere sereni e sorridenti se si vuole trasmettere serenità e entusiasmo, esattamente come se lo si stesse accompagnando ai giardini o ad una festicciola.
L’uscita dal nido rappresenta un momento di gioia per il bambino, non solo perché rivedrà la sua mamma o il suo papà, nonni, zii, parenti, ma anche perché avrà qualcosa da raccontare a modo suo, come quando torniamo da una bella esperienza e vogliamo condividerla con le persone che amiamo.
Non caricarti di pesi che probabilmente sono solo tuoi, non sentirti in colpa perché non lo stai abbandonando. Non anticipare la sua uscita perché potresti “disturbarlo” nella sua routine o nel suo gioco.
Sforzati di distinguere le tue difficoltà nei separati da lui dalle sue, consapevole che più riuscirai a “normalizzare” il distacco e più sicuro sarà il tuo bambino nel “lasciarti andare”. Il piccolo sarà più consapevole del tuo ritorno, curioso e aperto alle esperienze educative che gli verranno offerte.
Non confondere mai la lontananza con l’assenza, si può essere molto presenti nella vita dell’Altro lasciandogli il giusto spazio per essere se stesso anche senza di noi.