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Mediazione familiare – CTP (Consulenza Tecnica di Parte)

I rapporti affettivi e le relazioni di coppia

I rapporti affettivi si generano ogni qual volta due o più esseri umani comunicano ripetutamente tra loro, quindi ogni spazio di relazione tra le persone genera potenzialmente un rapporto affettivo, che può essere più o meno profondo e più o meno costruttivo, a seconda delle innumerevoli variabili che interferiscono in quella specifica relazione. La coppia è l’unione di due esseri viventi della stessa specie: due persone strette da un’amicizia per affinità, due persone unite in matrimonio o in una relazione affettiva

Consulenza pedagogica - Mediazione familiare Rapporti affettivi e le relazioni di coppia

richiesta informazioni

  • La mediazione familiare nelle relazioni di coppia: Fondamenti e Importanza: La pragmatica della comunicazione umana ci dice che in qualsiasi relazione non è possibile non comunicare (https://ildizionariodipsicologia.net>assiomi-della-comunicazione). E’ di fondamentale importanza tenere a mente che in ogni comunicazione vi è un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione: questo significa che può capitare che con le parole si comunichi un’informazione oggettiva, mentre con il tono della voce, l’espressione del volto e l’atteggiamento posturale si comunichi contestualmente un’ulteriore informazione soggettiva, quindi impregnata di giudizio o quanto meno di una valutazione personale. Gli individui inderogabilmente, quando comunicano, definiscono sia la relazione che hanno con l’altra persona, sia l’Altro. Nelle relazioni di coppia avviene dunque che, attraverso gli innumerevoli scambi affettivi, le parti comunicano tra loro o una conferma, o un rifiuto, o una disconferma dell’Altro.
Rapporti affettivi e relazioni di coppia

Strategie Pratiche della mediazione familiare nelle relazioni di coppia:

  • Questo è un percorso pedagogico che accompagna la coppia in una riflessione che ha come focus la comunicazione tra le parti. Non è funzionale alla mediazione familiare ripercorrere il passato della coppia, ma è fondamentale stare in una progettualità che ha a cuore il presente e tutto ciò che può riguardare il futuro, ponendo al centro l’interesse del/i figlio/i qualora la coppia sia genitoriale. Il percorso sostiene la coppia a comunicare in modo complementare, uscendo dalle dinamiche relazionali simmetriche, ponendosi come obiettivo quello di creare una nuova possibilità di dialogo. Durante le sessioni di mediazione si utilizzano strumenti comunicativi come l’anticipazione che aiuta la coppia a focalizzare l’attenzione sul tema della sessione, la metafora che stimola a esprimere un bisogno senza etichette personali, la normalizzazione che aiuta a rileggere una situazione in chiave possibilista, il riassunto che evidenzia nei racconti le parti utili alla comunicazione, l’effetto framing che consente di costruire cornici intorno agli eventi ricercando nuove letture di un fenomeno evitando così di essere monolitici (https://unicomunicazione.it/blog/pnl/cosa-e-la-pnl).
  • Vantaggi Tangibili della Mediazione familiare nelle relazioni di coppia: la consulenza familiare offre la possibilità di migliorare il rapporto affettivo attraverso una specifica metodologia di analisi e scomposizione degli elementi della relazione di coppia, ripristinando in questo modo il corretto funzionamento della stessa. Concedersi lo spazio e il tempo per riflettere sulle personali modalità comunicative, spostando l’attenzione sul contenuto a favore di una relazione costruttiva tra le parti, consente di risolvere i problemi quotidiani tenendo a mente il benessere dei propri figli e trovando le migliori risposte ai loro bisogni. Utilizzare strumenti comunicativi efficaci, secondo un modello metodologico pedagogico di riferimento garantisce il miglioramento della relazione affettiva e il riposizionamento delle sue parti, tutelandone gli equilibri e il funzionamento genitoriale (https://ieled.it/la-consulenza-edicativa-socio-pedagogica/).
  • Evita Errori Comuni: non esiste relazione umana senza conflitto, ma pochi sanno come gestirlo positivamente: il conflitto nasce da rappresentazioni differenti e può portare le persone coinvolte a non sapere più come comportarsi e quali decisioni prendere. Il conflitto di per sé non è né buono cattivo, fa parte delle relazioni umane e nasce quando le esigenze di una parte contrastano con le esigenze dell’altra e il miglior risultato si ottiene quando ognuno fa la cosa migliore per sé e per l’Altro. Il conflitto non è una guerra, non ci sono vittorie, esistono solo gradazioni di sconfitte, ma questo difficilmente è chiaro quando le parti sono intrappolate nel conflitto. Si può imparare a gestire positivamente un conflitto e se questo avviene è possibile tutelare il benessere delle parti coinvolte, diversamente ci si può reciprocamente distruggere.
  • La CTP (Consulenza Tecnica di Parte)

Che cos’è: la CTP è una prestazione offerta da un libero professionista nominato da una delle due parti in separazione giudiziale, ossia quando durante una separazione coniugale non vi è accordo tra le parti sulle condizioni della separazione e non è possibile giungere a una separazione consensuale.

A cosa serve: l’obiettivo del Consulente Tecnico di Parte è di tutelare l’interesse del soggetto che lo ha nominato (una delle parti) per tutto il procedimento legale, sostenendo o integrando le osservazioni fornite dal CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) nominato dal giudice (https://istitutomedicolegale.it).

Quali vantaggi: il CTP prende in carico la parte che lo ha nominato, questo significa che si porrà nei confronti della stessa non come un secondo avvocato, ma come una figura di sostegno al fine di riportare la parte a riflettere sempre sull’interesse superiore del minore coinvolto nella separazione giudiziale. Il CTP prende parte all’indagine peritale, accompagnando la parte agli incontri di valutazione del Collegio peritale fissati dal CTU, a solo titolo di uditore, ma ha la possibilità di costruire la memoria storica di tutto il procedimento giudiziale, mandando in ultimo le proprie annotazioni al giudice che verranno così inserite nel fascicolo redatto dal CTU.

Il CTP offre alla parte che lo nomina incontri individuali e ha l’obiettivo di sostenere la stessa a prendere contatto con i propri limiti, a discriminare tra i propri bisogni e quelli del minore, a gestire le emozioni durante il procedimento, preparandola a sostenere al meglio gli incontri valutativi con il CTU.

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