Scuola e Peer Education

Ci troviamo alle Scuole Tecniche San Carlo di Torino Scuole Tecniche San Carlo – Scuole Tecniche San Carlo (scuolesancarlo.org) in occasione della giornata conclusiva del progetto PEP Peer Education Professional realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione della Salute dell’ASL Città di Torino Catalogo scuole (aslcittaditorino.it)  : oggi la parola è dei giovani. C’è fermento tra i ragazzi e le ragazze delle classi seconde dei corsi di operatori del legno, benessere e moda che si confronteranno in aula magna restituendo a pari e docenti il frutto del progetto che li ha visti lavorare insieme sulle tematiche legate alle dipendenze e alla prevenzione della salute. Il progetto è stato coadiuvato e supportato dagli esperti di prevenzione della salute dell’ASL che hanno aiutato i ragazzi a scegliere i diversi argomenti su cui lavorare e confrontarsi, in un dialogo reciproco nato proprio da loro, dai loro bisogni e dalle loro esperienze di vita quotidiana.

 Fondamenti e Importanza dell’Educazione tra pari

Ma perché è fondamentale prevedere e strutturare spazi educativi nelle scuole dedicati al confronto tra i pari? Perché la peer education è strumento previlegiato di una didattica inclusiva che facilita l’apprendimento significativo per i nostri ragazzi? Le evidenze scientifiche dimostrano che se i temi trattati a scuola vengono argomentati, ossia dialogati dai destinatari dell’apprendimento quest’ultimo diventa significativo Peer Education: l’educazione tra pari aumenta l’autostima (asnor.it), mettendo radici salde nel processo di crescita e sviluppo cognitivo degli studenti, già nei primi cicli scolasti. I giovani si trovano così a passare dal ruolo di semplici destinatari passivi del processo di apprendimento a quello di attori protagonisti del proprio percorso educativo. L’occasione di potersi narrare, di poter condividere le proprie esperienze trasmettendo ai compagni le proprie conoscenze responsabilizza i ragazzi, facendogli sperimentare la fatica di memorizzare e di esporre le proprie conoscenze, spiegando concretamente quanto già appreso A scuola da Lorenzo Milani. | Insegnareducando. Fondamentale è lo sviluppo delle capacità di ascolto richieste da questo metodo di insegnamento: un gruppo di pari se è chiamato a pensare e a dialogare intorno a temi importanti come la propria salute e benessere è chiamato al tempo stesso anche ad ascoltare l’altro. E ancora, imparare ad ascoltare l’altro rappresenta il primo passo per poter imparare a sentire ciò che l’altro mi sta comunicando, sta condividendo con me, e questa è un’ottima strada da percorrere a favore dello sviluppo delle competenze emotive e dell’empatia.

Il progetto PEP alle Scuole San Carlo: un esempio concreto di buone pratiche educative

I ragazzi sono stati eccezionali e la Peer Education ha rappresentato un’esperienza concreta di apprendimento significativo tra pari: divisi nei tre gruppi classe di appartenenza hanno scelto quelle che per loro rappresentavano le dipendenze più difficili da riconoscere e gestire nel quotidiano: hanno quindi lavorato sui temi del cibo e dei legami affettivi amore-amicizia. Si sono interrogati su come e quando si mangia, chiedendosi quando mangiare rappresenti uno spazio di benessere e convivialità e quando invece il mangiare possa trasformarsi in una dipendenza dal cibo e in un gesto che tenta di colmare vuoti e solitudine. Chi ha lavorato invece sul tema dei legami affettivi si è chiesto quando un amore e un’amicizia possano essere relazioni affettive sane e di riferimento, capaci di proteggere e aiutare e quando invece possano trasformarsi in catene difficili da spezzare, gabbie dalle quali non si può più scappare o relazioni tossiche che consumano fino a incenerire colui che ha amato o si voleva amare.

Parte integrante del progetto è stata la realizzazione di installazioni e manufatti che rappresentassero visivamente le riflessioni condivise dai ragazzi durante la prima fase del progetto PEP. Ogni gruppo di lavoro ha quindi liberato la propria creatività e i propri talenti realizzando quelli che a mio avviso si possono tranquillamente definire capolavori di arte contemporanea. E’ nato così un pannello di compensato lavorato a mano con fori circolari di diverso diametro da poter utilizzare in un gioco ideato dai ragazzi del corso di operatori del legno: il gioco consiste nel tirare una pallina cercando di centrare i fori, specificando che quelli di dimensione più piccola, che richiedono maggiori abilità per essere centrati, rappresentano i cibi sani, quegli alimenti quindi che sono più difficili da scegliere e da consumare, evitando i cosiddetti cibi spazzatura.

I ragazzi e le ragazze del corso benessere estetica e acconciature hanno invece realizzato due installazioni utilizzando le teste dei manichini che vengono pettinate e colorate nelle esercitazioni pratiche: sono così nate teste legate da lacci o trecce unite tra loro, a rappresentare quei legami indissolubili a discapito di una delle due parti e i legami sani che possono invece anche sciogliersi nel corso della vita in modo naturale e positivo.

E ancora, i giovani studenti del corso di moda hanno creato veri e propri abiti, diversi tra loro, che potessero rappresentare i legami d’amore nelle diverse forme, da quelle sane a quelle distruttive: abbiamo corpetti a forma di cuore e corpetti con braccia e mani che si stringono intorno al collo, gonne tessute con catene o con forme che ricordano gabbie.

Il progetto di Peer Education si è concluso mercoledì 26 marzo proprio nell’aula magna delle Scuole Tecniche San Carlo, con uno spazio di restituzione da parte dei ragazzi che, coordinati dagli esperti dell’ASL, hanno esposto e spiegato le loro opere d’arte a compagni e professori. E’ stata un’occasione per tutti di apprendimento significativo, quello che accade quando si dà voce ai ragazzi, quando gli si offre la possibilità di lavorare insieme condividendo esperienze, pensieri, parole, sogni e speranze.

 Vantaggi Tangibili della Peer Education

Cosa succede quando la parola viene data ai giovani ? Come per tutti e per tutte le situazioni potrebbe anche succedere poco o addirittura niente. Ma se l’ambiente è pensato e strutturato, come ci dimostrano progetti di Peer Education di promozione di apprendimento significativo, se vengono poste le domande giuste, quelle vicine alle loro vite, quelle che in realtà sono domande che ci accompagnano tutti dall’alba dei tempi, se vengono offerti strumenti utili allo sviluppo del pensiero divergente e alla creatività e libertà di espressione, se tutti questi se vengono pensati e rispettati dal sistema educante di riferimento allora accadono cose meravigliose:

  1. Sviluppo capacità di ascolto
  2. Sviluppo capacità di problem solving e del pensiero divergente
  3. Sviluppo intelligenza emotiva
  4. Sviluppo della capacità di cooperare e lavorare insieme

 Evita Errori Comuni: non pensare mai di essere tu quello che ha il sapere in tasca

Socrate diceva sempre so di non sapere e con questa verità in tasca girava tra la gente interrogandola sul senso della vita, su questioni vitali e quotidiane come la morte, l’esistenza di un dio, l’amore, il futuro…. Socrate sapeva molte cose, ma sapeva di non saperle tutte e soprattutto sapeva che la conoscenza si nutre del sapere condiviso: sapeva che la conoscenza genera conoscenza. Questo vale per il mondo degli adulti tanto quanto per quello dei giovani, valeva nel 300 a.C. quanto ai giorni nostri, quindi non abbandoniamo modelli didattici sicuri per sostituirli con metodologie educative obsolete e medioevali.