Da dove nasce la violenza sulle donne? Quali sono i fattori determinanti per lo sviluppo di dinamiche violente nei confronti del genere femminile? Cosa può fare la comunità educante per contrastare concretamente la violenza sulle donne? 

Vediamo insieme alcuni aspetti di questo fenomeno che non deve catturare il nostro interesse solo il 25 novembre. 

Fondamenti e importanza: donne uccise con pene ridotte per il carnefice 

Non possiamo certo trascurare che fino al 1981 in Italia uccidere la propria moglie, sorella o figlia per una relazione illegittima era considerato dal Codice Penale un delitto d’onore. Si prevedevano quindi pene ridotte a carico dell’omicida se il delitto era commesso per motivi di tradimento o di relazioni considerate illegittime (Abolizione del Delitto d’Onore e del Matrimonio Riparatore: Il Coraggio di Franca Viola – Tra i Leoni ). Non trascurerei di ricordare  che solo nel 1945 veniva riconosciuto il diritto di voto anche alle donne (Il voto alle donne | Conoscere la Camera ). Credo si possa convenire sul fatto che la violenza sulle donne sia stata, per secoli, in qualche modo giustificata sulla base di attenuanti sentimentali. Non dimentichiamo che la voce delle donne fu riconosciuta ben 33 anni dopo quella del suffragio universale concesso a tutti i maschi italiani (Il suffragio universale ). 

Strategie pratiche per contrastare i femminicidi 

È fondamentale non dimenticare mai che l’apprendimento è un processo che inizia dalla prima infanzia (Apprendimento – Enciclopedia – Treccani ). L’apprendimento di conseguenza si nutre di conoscenze ed esperienze che il bambino acquisisce sin dai primi anni di vita. Inoltre qualsiasi comportamento si può apprendere durante l’intero processo di crescita dell’essere umano. Nutrire cognitivamente ed affettivamente ogni bambino e bambina attraverso esperienze significative, parole e gesti gentili, sviluppando l’intelligenza emotiva  rappresenta una strategie efficace a favore del contrasto della violenza sulle donne.  

Occorre che il mondo adulto, sia esso famiglia o scuola, educhi sin dai primi mesi di vita al rispetto della vita stessa attraverso l’educazione emotiva ed affettiva dei più piccoli. Non sottovalutiamo mai l’effetto modeling (Modeling ed empatia in classe. Rinforzo positivo e neuroni specchio, per una buona didattica ) attraverso il quale il bambino come l’adolescente osserva il modello educativo adulto e lo riflette, riproponendone dinamiche e contenuti. 

Risignifichiamo le parole con i nostri figli e studenti, a casa come a scuola,. Educhiamo alla ricerca delle parole che curano in alternativa a quelle che feriscono. Ricordiamo che la prima forma di violenza risiede nelle parole stesse. 

Confini e regole sono ulteriormente strategie concrete per contrastare il nascere della violenza in generale. Dire anche no ai nostri figli, rappresenta per loro la possibilità di fare esperienza del limite e della frustrazione che ne deriva. Tutto questo è però vitale per il processo di apprendimento e di sviluppo emotivo. 

Vantaggi tangibili del modello educativo di riferimento come contrasto della violenza sulle donne

Porsi intenzionalmente come modelli educativi di riferimento accompagna i più piccoli durante il loro processo di sviluppo a riconoscere le emozioni proprie e altrui. Poter far questo innesca un circolo virtuoso di buoni sentimenti espressi attraverso le buone parole. Non ci riferiamo esclusivamente alla buona educazione o bon ton, ma alla possibilità concreta di entrare in relazione con l’altro avendone cura e curando le parole per farlo. I bambini che hanno avuto l’opportunità educativa di fare esperienza delle emozioni e dei sentimenti possono divenire adulti capaci di aver cura dell’altro, delle donne e di ogni essere vivente. La violenza sulle donne si contrasta a casa e a scuola giorno dopo giorno, per tutta la vita. 

Evita errori comuni: la violenza sulle donne non va contrastata un giorno all’anno 

Ogni giorno, dal primo giorno, in ogni dove e con ogni perché. Perché esistono parole e modelli che funzionano, che aiutano reciprocamente a crescere. La violenza sulle donne è un fenomeno, dunque un oggetto che appare di esperienza sensibile (Fenòmeno – Significato ed etimologia – Vocabolario – Treccani ). È etimologicamente contrastabile con la speranza di poterlo estirpare definitivamente.