Non può esistere apprendimento senza l’errore. Apprendere è un processo cognitivo ed emotivo che ci accompagna lungo tutto l’arco della nostra vita (Apprendimento permanente – Miur) e l’errore ne è parte integrante. L’errore é quindi un fattore determinante per l’apprendimento, vediamo insieme come e perché.
Comprendere l’errore come fattore per determinare l’apprendimento significativo: fondamenti e importanza
La letteratura scientifica ci dice che la comprensione dell’errore da parte del soggetto in formazione è un fattore che determina la capacità di posizionarsi sulla linea immaginaria dell’apprendimento (Il valore dell’errore nel processo di apprendimento). L’errore non va quindi temuto, ma ricercato con cura non solo per poterlo comprendere, ma per potersi autovalutare rispetto al proprio livello di apprendimento. Immaginiamo l’apprendimento come una rete ferroviaria sulla quale viaggiamo: capire dove siamo e quanto ci distanzia dalla stazione d’arrivo ci consente di capire se stiamo percorrendo la giusta direzione o se dobbiamo cambiare treno. Sbagliare ci consente di riposizionarci nel nostro “viaggio” verso la conoscenza e allo stesso tempo l’errore ci stimola a trovare soluzioni alternative (Le metodologie didattiche, quattro macro aree di suddivisione: dal problem solving all’investigazione. Con 32 articoli per approfondire – Orizzonte Scuola Notizie).
L’errore come fattore dell’apprendimento: strategie pratiche per imparare ad apprendere
L’errore non è da temere, è da cercare e da comprendere perché sarà il nostro alleato nel processo di apprendimento. Come genitori e insegnanti siamo chiamati a trasmettere questo messaggio fondamentale ai nostri bambini e ragazzi se vogliamo attivare in loro il sistema dopaminergico della ricompensa, motivazione e attenzione (https://cordis.europa.eu/article/id/31076-rewards-and-dopamine-affect-sensory-learning-study-shows/it#:~:text=La%20dopamina%20%C3%A8%20implicata%20in,riuscire%20a%20stimolare%20l%27apprendi). Non ha quindi importanza sbagliare, andremo insieme alla scoperta dell’errore, lo capiremo e lo risolveremo. Questa modalità di approcciarsi all’errore renderà l’apprendimento più piacevole e gratificante per tutti gli studenti di ogni ordine di scuola.
Strategie pratiche per trasformare l’errore nel nostro alleato
In aula come a casa iniziamo le nostre lezioni e/o i nostri compiti sorridendo, sapendo che l’errore è determinante per l’apprendimento. Gli studenti hanno bisogno di sorridere e di stare bene se vogliamo che l’intero sistema neurobiologico si apra all’apprendimento significativo. Chiediamo ai nostri bambini e ragazzi cosa sanno di un argomento, cosa ricordano se lo hanno già affrontato in altre materie o se ne hanno fatto esperienza nella loro vita. Partiamo sempre da loro e dalle loro competenze. Apriamo il dialogo e andiamo alla ricerca di quello che ancora non si sa o si crede di sapere, senza paura di sbagliare. Tutti sbagliano, siamo tutti un po’ discenti perché abbiamo sempre qualcosa da scoprire e da imparare e questo deve essere esplicitato sempre per creare un gruppo di studio coeso e interessato ad apprendere. L’apprendimento è una cosa meravigliosa, la mente cresce e con lei la conoscenza che genera altra conoscenza. Trasmettiamo quindi ai nostri studenti e ai nostri figli il potere generativo della conoscenza (Conoscenza genera conoscenza | Giornale Italiano di Farmacia Clinica – Rivista della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie), partendo da dove?…ovviamente da ciò che ancora non sappiamo e andiamo alla ricerca dell’errore perché è un alleato determinante per l’apprendimento stesso.
Allearsi con l’errore per apprendere: vantaggi tangibili
Trasformare l’errore in un alleato pone studenti e docenti in una posizione privilegiata rispetto all’apprendimento. Quello che prima sembrava una montagna insormontabile diventa un possibile sentiero a misura di tutti. Cercare l’errore significa non doverlo temere, evitando tutti quei comportamenti disfunzionali all’apprendimento stesso come la distrazione, la dimenticanza, l’assenza di interesse e la scarsa motivazione.
La normalizzazione dell’errore porta lo studente a capire che non è diverso dagli altri e che attraverso gli errori potrà imparare nuove cose, migliorarsi e raggiungere buoni risultati. L’alleanza con l’errore promuove emozioni positive durante l’apprendimento, migliorandone la prestazione, evitando ansia e paura di sbagliare.
Evita errori comuni: l’errore è un fattore determinante per l’apprendimento, quindi non evitarlo
Sbagliando si impara…lo sappiamo da sempre. Non temere di fallire e quando fallisci fallo in grande (Alla ricerca del “giusto errore”: come trasformare il fallimento in opportunità – Il Sole 24 ORE). Fallire pianificando i tuoi obiettivi ti porterà a ripianificare la strada da percorrere per raggiungerli, fallisci quindi pianificando, ma non pianificare il tuo fallimento. L’errore non è da evitare, provaci ancora e senza paura.