Siamo ufficialmente entrati nel countdown. La scuola è agli sgoccioli per infanzia e adolescenza e i nostri figli contano i giorni che li separano dall’inizio delle vacanze estive (https://www.corriere.it/scuola/maturita/2024/24_giugno_06/elezioni-e-scuole-chiuse-cosi-l-anno-scolastico-finisce-in-anticipo-ecco-il-calendario-per-la-ripresa-di-settembre-regione-per-226cdfba-391f-4 ) . Quando la mamma è in vacanza però? Se nel secolo scorso la fine della scuola sanciva l’inizio delle vacanze per molte mamme, oggi le cose sono molto cambiate e la chiusura delle scuole spesso fa vacillare l’equilibrio di molte mamme.

Quando la mamma è in vacanza per davvero?

Sappiamo che la maggior parte delle mamme oggi si divide tra casa, lavoro e tempo libero dei propri figli. Quando le scuole chiudono non sempre la mamma va in vacanza con i propri figli, anzi quasi mai. La preoccupazione di trovare attività di qualità per i figli durante l’orario lavorativo delle mamme, spinge a scelte quasi forzate come quella di iscrivere i più piccoli ai centri estivi. Spesso verifichiamo però che sono molti i centri estivi-parcheggio (Centro estivo, sportivo o a tema…ma non sia un parcheggio | il Salvagente) , quelli in cui se va bene regna il gioco libero senza incidenti di percorso. Cosa fare allora di fronte a scelte obbligate e poco convincenti?

Strategie pratiche per madri in vacanza o quasi

Sono sempre preferibili per i nostri figli quelle soluzioni che vedono piccole comunità (Comunità educante – Percorsi con i bambini) organizzarsi in autonomia e solidarietà quando almeno una mamma per volta è in vacanza  Ad esempio, se tra le mamme della scuola o del quartiere si è riuscito a creare un discreto rapporto di reciprocità durante l’anno scolastico, si potrebbe pianificare una gestione a rotazione di piccoli gruppi di bambini dopo la chiusura delle scuole. La mamma che effettivamente è a casa dal lavoro potrebbe occuparsi del figlio e dei suoi compagni. A turno, quando un’altra mamma ne ha la possibilità potrebbe reciprocamente ricambiare la disponibilità ed accogliere il piccolo gruppo di bambini a sua volta. Quella che sembrerebbe una soluzione banale quanto impegnativa, offre un’opportunità educativa di qualità per tutti, mamme e bambini. Il tempo trascorso insieme ai pari è un tempo di valore per l’infanzia e l’adolescenza e la dimensione di piccolo gruppo ( Gli adolescenti e le comunicazioni nei gruppi di pari – Pedagogia.it) favorisce le relazioni affettive tra i pari. La possibilità di organizzare la giornata seguendo una routine educativa garantita migliora l’offerta del tempo dedicato ai figli. Sappiamo tutti che le giornate al parco consentono di staccare la mente e gli occhi dai dispositivi elettronici e che ritagliare un’ora al giorno per fare i compiti insieme favorisce l’apprendimento cooperativo (COOPERATIVE LEARNING) . Pensiamo anche alle mamme: l’auto muto aiuto tra madri favorisce relazioni significative tra mamme e la consapevolezza che insieme è possibile rispondere al meglio ai bisogni dei propri figli.

Vantaggi tangibili di co-costruire un gruppo di mamme in vacanza

Oltre agli evidenti aspetti economici vantaggiosi che si ottengono evitando iscrizioni a centri estivi e mense costose quanto di scarsa qualità, pensiamo ai vantaggi relazionali ed affettivi che possono aiutare  le mamme, in vacanza o meno. Aiutarsi reciprocamente nel fronteggiare il quotidiano, sempre più complesso e sovraccaricato dalle incombenze familiari e lavorative, sostiene le mamme nella conciliazione tra lavoro, casa e famiglia (Conciliazione tempi vita-lavoro, attuazione della Direttiva UE | Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) . Riuscire a conciliare per una mamma è fondamentale per il suo benessere psicofisico e genera benessere per i figli che necessitano ancora delle cure materne. Creare un gruppo di auto mutuo aiuto tra le mamma, sfruttando strategicamente i giorni di vacanza individuali, consente di dividersi il carico di gestione dei propri figli, facendo fronte alla chiusura delle scuole. La condivisione della fatica di educare genera un sentimento di comunanza tra le mamme che si riflette positivamente sui bambini e gli adolescenti, offrendo loro un’esperienza significativa di cooperazione e reciprocità.

Evita errori comuni: una mamma non è sempre in vacanza

Oggi le mamme non hanno quattro mesi all’anno di ferie, a meno che non siano insegnanti o disoccupate. Diventa importante immaginare soluzioni alternative al continuo esborso economico che per una famiglia normale ha un peso non indifferente. Inoltre sono preferibili esperienze educative familiari alternative ai sempre più conosciuti parcheggi estivi per infanzia.